Osservando attentamente il mercato, è possibile farsi un’idea chiara di quali settori potranno riprendersi più rapidamente dalle perdite dovute alla pandemia.
Parlando con esperti delle loro previsioni sull’economia post pandemia si otterranno tante opinioni differenti: alcuni credono che ci sarà un vero e proprio “boom” della moda, come avvenuto nel 1920, mentre altri ipotizzano un mondo meno interconnesso, con una rinnovata attenzione al livello locale e regionale.
Altri ancora credono che l’umanità diventerà più flessibile e si adatterà rapidamente a qualsiasi fattore esterno.
Nell’ultimo anno, abbiamo potuto osservare diversi esempi di questa flessibilità: non solamente le persone ma anche i brand si sono adattati alla “nuova normalità”. Le aziende hanno trovato nuovi modi di interagire con i propri clienti (ad esempio attraverso canali digitali) e hanno creato nuovi prodotti. Per esempio, il marchio di abbigliamento sportivo lululemon ha lanciato “Mirror”: uno specchio in grado di trasmettere live da casa la sessione di allenamento. Questo prodotto probabilmente non avrebbe avuto mercato qualora le palestre fossero rimaste aperte.
La previsione che l’industria della moda e quella cosmetica avranno una ripresa più rapida si sta già dimostrando vera: negli USA, la catena di negozi di bellezza Ulta ha aperto 40 nuovi punti vendita mentre la catena Gap ha dichiarato di essere convinta che le vendite di capi di abbigliamento aumenteranno velocemente una volta riaperti gli uffici e le scuole.
Il settore del lusso
Le persone che non sono state impattate negativamente dalla crisi hanno potuto risparmiare molto a seguito delle ridotte opportunità di viaggiare o fare acquisti. I consumatori hanno pertanto il desiderio di poter riprendere quanto prima tutte quelle attività che amano e che non hanno potuto fare a causa della pandemia: recarsi in centri benessere o fare brevi viaggi durante il fine settimana ad esempio.
In Asia è possibile già notare un trend abbastanza chiaro a favore dello shopping in Boutique di lusso presenti sul territorio: poiché fare shopping nelle aree Duty Free non è stato possibile durante la pandemia, la boutique Hermes di Guandong ha registrato un incasso di 2,7 milioni nel giorno della sua riapertura.
Una casa migliore e nuove polizze assicurative
Le persone che lavorano in smart working passano molto tempo all’interno della propria casa e stanno continuando pertanto ad investire in arredamento di alta qualità e tecnologie all’avanguardia per rendere le proprie giornate piacevoli. Inoltre, a seguito della pandemia, molte persone hanno iniziato a pensare ad investire i propri risparmi sottoscrivendo polizze assicurative per proteggere la propria salute, portando a un incremento sostanziale delle polizze sulla vita che sta guidando la ripresa di tutto il settore delle assicurazioni.
Creare esperienze positive
Al di là del settore in cui si opera, dopo la crisi sarà di fondamentale importanza creare delle esperienze memorabili all’interno dei propri punti vendita, senza le quali i clienti probabilmente non torneranno nei negozi. Ne abbiamo parlato più approfonditamente nel nostro post: Il segreto di una Customer Experience eccezionale.
Durante il lockdown, molte aziende visionarie hanno domandato ai consumatori quali sono le loro aspettative e desideri per quando questa crisi sarà superata, in modo da preparare i loro punti vendita e adattare il loro servizio.
Ora che i negozi fisici stanno riaprendo, è il momento di lanciare il tuo programma di monitoraggio della Customer Experience per assicurarti che tutti i tuoi standard di servizio siano rispettati e che tu stia davvero offrendo delle esperienze eccezionali ai tuoi clienti.
Inizia oggi il tuo programma di Customer Experience!